Le torri della devozione

Agni YogaParliamo della devozione. Anche questo concetto ha subito molte deformazioni. La devozione non assomiglia affatto ad un mulino a vento, né ad un uomo pagato per cantare le laudi.
È invece simile ad una torre stabile su un monte, che il nemico teme ed evita, ma dove è sempre pronto un rifugio per gli amici.

Le torri della devozione

a cura di Adriano Nardi

Parliamo della devozione. Anche questo concetto ha subito molte deformazioni. La devozione non assomiglia affatto ad un mulino a vento, né ad un uomo pagato per cantare le laudi.

È invece simile ad una torre stabile su un monte, che il nemico teme ed evita, ma dove è sempre pronto un rifugio per gli amici.

La devozione è l’opposto del dubbio, che altro non è che ignoranza. Ciò significa che essa dipende dall’illuminazione. Apprendere con vigore è dunque affine alla devozione.

Non è credulità, né leggerezza, ma al contrario è fermezza e pertinacia. Invero, non si costruisce quella torre con sforzi disordinati o con decisioni instabili; e solo la perfidia può violarla, che è identica al tradimento.

Ma come sono preziose le torri della devozione! Quegli ashram, come magneti, attirano cuori potenti e nutrono lo spirito. Persino la natura materiale resta trasformata nelle vicinanze di quelle torri.

Nello studiare l’Infinito bisogna in primo luogo realizzare che amore e devozione non hanno limiti. Non ha senso dire che l’amore se ne è andato o che la devozione si è inaridita, perché la conseguenza sarà la propria disintegrazione.

Amore e devozione senza limiti sono le prime cose da capire, verso il Servizio e lo Yoga. È un compito che ci si deve proporre, se non altro come mezzo per il proprio progresso.

Chi si affida passivamente è un peso morto, chi segue è vivo. Noi non abbiamo assunto l’impegno di trasportare cadaveri, ma di condurre alla meta chi ardisce seguirCi.

Bisogna fare bene attenzione per distinguere fra il coraggio del proselite e la codardia di chi si fa portare. Inoltre, i Nostri Consigli devono essere compresi con prontezza, poiché la luce del sole al mattino non è quella del mezzogiorno.

Dovete accoglierCi come alimento quotidiano. E la devozione avrà ciò che si merita, se applicata con tutte le forze. Così deve avanzare chi segue il Signore.

Il Nostro aiuto, lo sapete, viene all’ultimo momento, ma non bisogna chiudere la porta al Messaggero. Forse il Nostro influsso agisce anche oltre gli oceani, ma non per questo si deve abbandonare l’impegno di raggiungerCi.

da Gerarchia

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