Dalla «mezza luce» alla «luce piena»

MassoneriaDi norma l’affermazione rituale “dalla mezza Luce alla Luce piena” è presa per un’asserzione simbolica e priva di valore operativo. In realtà non è così.
I significati di questa frase rituale, infatti, sono tanto veri e raggiungibili, che in questo breve scritto vengono riassunti e posti in evidenza in una scala di priorità e di valori del tutto pratici e funzionanti.

Dalla «mezza luce» alla «luce piena»

di Athos A. Altomonte

Essere capaci di vedersi attraverso gli occhi degli altri ha sempre insegnato molto, facendo ri-conoscere a se stessi più cose di quanto avremmo mai potuto immaginare.

La curiosità propria ed il giudizio degli altri possono intrecciarsi in una visione “estranea” ma impagabile. Le visoni più consone ci insegnano a raffinare i nostri contorni più gradevoli. Magari dandoci la possibilità di renderli più “gustosi” e, dunque, farci apparire mentalmente più “appetibili” alla sensibilità altrui.

Le critiche, anche severe, invece, insegnano a proteggerci dai nostri errori. Che non possono essere corretti nemmeno dalle migliori intenzioni, ma andranno sostituiti da pensieri consapevoli e meglio costruiti. In altre parole, da una mente intellettualmente più attrezzata.

La chiave di volta di tale miglioramento è la consapevolezza di sé. Che significa non nascondersi né il bene né il male. Ma la consapevolezza da sola non basta, se non è mossa dalla volontà di mutare. Maturando in se stessi un’ambizione positiva, che trasformi una forma mentis irregolare (la pietra grezza), in una forma mentale regolare ed affidabile (la pietra cubica).

Poi non è detto che il massimo che possiamo immaginare o concepire oggi, sia davvero l’apice delle nostre possibilità.

Migliorare per crescere, per il massone significa contrastare l’inerzia, sociale ed intellettuale. La pigrizia di chi si concede alle consuetudini (conformismo) che invece bisogna combattere come fossero nemici.

Da ciò, emerge una scala di proprietà che potrebbe portare lontano.

1) Alzare la soglia d’attenzione comporta un maggiore livello di consapevolezza.

2) Un atteggiamento critico costruttivo, senza alibi ma nemmeno castighi, chiarisce a “sé stessi” la visione di “sé stessi”.

3) La volontà di raggiungere un modello mentale sempre più sottile e raffinato, spinge la coscienza individuale (la personalità) ad avanzare nella consapevolezza di sé, producendo il tanto auspicato fenomeno dell’espansione di coscienza.

4) Dalla consapevolezza di se stessi, infine, comincia un nuovo cammino. Non più illuminato dalla “mezza luce” delle spesso irragionevoli libere scelte, ma nella “piena luce” del Libero Arbitrio.

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