Il Patto Roerich e il Vessillo di Pace

Arte ed EsoterismoIl Patto Roerich e il Vessillo di Pace furono creati e promulgati da Nicholas Roerich, per la protezione dei tesori del genio umano. Essi provvedono affinché gli enti educativi, artistici, religiosi e scientifici, come pure tutti i luoghi di rilevanza culturale, siano ritenuti inviolabili, e rispettati da tutte le nazioni in tempi di guerra e di pace.

Il Patto Roerich e il Vessillo di Pace

di Nicholas Roerich

traduzione di Roberta Giammaria
curato da Adriano Nardi

Pubblicato dal Comitato Patto Roerich e Vessillo di Pace – New York, N.Y. – 1947

Sommario

Prefazione – Appello all’Unità del Mondo – Il Patto Roerich e il Vessillo di Pace (Storia e Propositi) – Ritratto di Nicholas Roerich – Cultura e Pace di N. Roerich – Appendice – Il Simbolo del Vessillo di Pace – Stesura Ufficiale del Patto Roerich – Tesi concernenti il Comitato Patto Roerich (Congresso Baltico, Riga, 1937) – Nagari Pracharini Sabha firma il Patto Roerich, 1938 – Sesta Conferenza sull’Unità Culturale dell’India, 1946 – Ruolo del Terzo Convegno Internazionale per il Patto Roerich e il Vessillo di Pace, 1933, Washington, D.C.

Dedica

Il Patto Roerich e il Vessillo di Pace furono creati e promulgati da Nicholas Roerich, per la protezione dei tesori del genio umano. Essi provvedono affinché gli enti educativi, artistici, religiosi e scientifici, come pure tutti i luoghi di rilevanza culturale, siano ritenuti inviolabili, e rispettati da tutte le nazioni in tempi di guerra e di pace.

Il 15 Aprile del 1935, questo Patto fu firmato alla Casa Bianca, in presenza del presidente Franklin D. Roosevelt, dai rappresentanti di ventuno Governi del Nord, del Centro e del Sud America.

Prefazione

Ci sono periodi nella storia del mondo quando alcune grandi idee sono introdotte, a beneficio dell’intero genere umano che marcano sempre l’inizio di una nuova era con effetti di grande portata, creando nuove condizioni di vita. L’uomo della strada non è sempre cosciente della grande importanza di tali punti di svolta nella storia. Comunque, poiché la coscienza umana si espande e poiché l’uomo trova sempre più in se stesso un cosciente cooperatore nei grandi ed infiniti campi (culturale, religioso, artistico ed altri ancora) della costruttività del mondo, si rende necessario che egli dedichi attenzione, solleciti, sostenga questi grandi movimenti che migliorano la vita nel suo complesso.

Il più importante nuovo contributo a questo miglioramento delle condizioni del mondo è il Patto Roerich ed il Vessillo di Pace. Questi ultimi rappresentano una nuova via all’unità internazionale ed alla permanente pace nel mondo. Il Patto è un accordo (trattato) da sottoscrivere  per tutti i governi ed il Vessillo di Pace è la bandiera che rappresenta questo movimento interamente umanistico.

Questa pubblicazione viene oggi distribuita nello sforzo di concentrare l’attenzione pubblica su questo più urgente e nobile progetto già approvato e firmato da molti paesi.

Appello all’unità del mondo

Con ogni crisi nella storia l’uomo si è soffermato a fare un resoconto dei fatti e dei risultati del momento. Ora è opportuno riflettere sull’enormità della seconda Guerra Mondiale e la sua devastazione globale. Ci siamo resi conto che non c’è più una nazione che possa tutelarsi dalla guerra. Le nazioni non possono oltre modo cercare l’immunità dalla guerra attraverso le proprie barriere geografiche. Montagne, oceani, climi non rappresentano più ostacoli per la scienza moderna. Le guerre non possono essere evitate tramite interdizioni, disarmamenti, neppure da vasti eserciti permanenti. Nella scia della seconda Guerra Mondiale ci sono milioni di persone morte, mutilate e ammalate, distruzioni inutili di proprietà e barbari vandalismi. Più di un anno dopo la fine della guerra il mondo è ancora un barilotto di dinamite con miccia, pronto ad esplodere alla più debole scintilla. Oggi l’uomo comune sa, per la prima volta, che non può esserci pace senza una pace nel mondo.

Come può essere ottenuto questo? Qual è la fondazione della Pace nel Mondo? Le risposte giacciono nella spesso predicata, raramente praticata – “Conosci il tuo vicino”.

Questo insegnamento senza età può essere praticato ora, più di quanto si potesse fare prima, per stabilire la pace nel mondo, per la quale molti si sono donati fino all’estremo limite. Potrebbe essere fatto se noi vivessimo tra i nostri vicini di tutto il globo. Ovviamente non è pratico.

Comunque, in assenza del desiderato contatto personale, la conoscenza necessaria per una reciproca comprensione può essere assicurata attraverso la Cultura. Occorre un talento costruttivo della gente che per altri è la base di “Conosci il tuo vicino”.

La stima e la considerazione di questa Cultura, può assicurare la necessaria comprensione comune per l’unità e la pace permanente.

La Cultura non appartiene ad un solo uomo, gruppo, nazione o era. È la comune proprietà di tutto il genere umano ed eredità delle generazioni. È la costruzione creativa dello sforzo umano. Trascende tutti gli ostacoli, pregiudizi ed intolleranze. È la più alta percezione di Bellezza e Conoscenza. Senza Cultura non c’è verità, né unità, né pace.

La mente creativa e i suoi patrocinatori, egualmente importanti, sono consapevoli dell’onnipotenza della Cultura, come solo strumento per il raggiungimento della pace permanente nel mondo. Allo stesso tempo la Cultura deve essere aiutata e sostenuta da tutta l’umanità e le sue generazioni. Deve essere resa sacra ed inviolabile alla mano ed alla mente umana.

È per l’adempimento di questo benefico traguardo che l’umanità deve dedicare se stessa. Il nostro passato è pieno di distruzioni deplorabilmente tristi e irreparabili. Non solo in tempi di guerra, ma anche in tempi di pace le creazioni del genio umano sono state distrutte. Tuttavia l’élite dell’umanità comprende che nessuna evoluzione è possibile senza i patrimoni della Cultura.

Le strade della Saggezza sono incalcolabili e difficili. Per tale ragione si devono custodire il più cautamente possibile i sentieri che conducono ad essa. È dovere di questa generazione creare, per la più giovane, le tradizioni di Cultura per cui, dove c’è Cultura, c’è Pace.

Il genere umano deve lottare per il Giorno di Trionfo della Cultura. Questo si verificherà quando simultaneamente in tutte le scuole, in tutti gli enti preposti all’educazione, il mondo sarà ricordato per i veri tesori dell’umanità, per l’eroico entusiasmo creativo, per la vita più ricca e più completa.

Le coscienze elevate, essendo entrate in contatto con il Regno di Saggezza, intraprenderanno naturalmente il sentiero della costruzione pacifica, abbandonando come vergognose assurdità tutte le piccolezze dell’orgoglio umano, create dall’ignoranza. Per questo proposito la nostra eredità culturale deve essere salvaguardata con tutti i mezzi disponibili. Questi tesori devono essere valutati coscientemente, ricordando che ogni contatto con essi nobiliterà lo spirito. Il solo desiderio pan-umano è di rendere inviolati i conseguimenti culturali del genere umano e quindi assicurare la pace e l’unità permanente in tutto il mondo.

Lo sforzo materiale ed il tentativo in questo adempimento, non sono nuovi. Questo obiettivo ha avuto il suo inizio nel 1929 quando il Patto Roerich propose uno speciale Vessillo di Pace per la protezione di tutti i tesori culturali. Un congresso internazionale per il Patto Roerich ed il Vessillo di Pace, fu organizzato con la sua sede centrale a Bruges, in Belgio. Questa rappresentanza ha diffuso nel tempo gli ideali di pace attraverso la Cultura, con i più significativi risultati. Essa provò decisamente quanto questo scopo sia vicino ai cuori di tutte le persone positive del mondo.

Le liste degli aderenti al Vessillo di Pace sono lunghe e gloriose. Il Vessillo è già stato consacrato. I sacri giuramenti sono stati pubblicati per introdurli ovunque.

Questo ideale deve continuare a diffondersi fino al suo completo adempimento. L’ultimo presidente Franklin D.Roosevelt nel 1935 disse del Patto Roerich: «Questo trattato possiede un significato spirituale molto più profondo del testo e del mezzo in se stesso».

Il Patto Roerich per la protezione dei tesori culturali è stato necessario non solo come un regolamento ufficiale, ma come una legge educativa che, dai primi giorni di scuola, impregnerà la giovane generazione con la nobile idea di salvaguardare i reali valori dell’umanità. Esso condanna non solo la distruzione della Cultura in tempo di guerra, ma anche tutti gli atti barbarici che mettono a rischio i simboli della Cultura in tempo di pace. Il Patto instilla necessariamente nelle menti dei nostri figli, dei nostri nipoti e tutti coloro che ci circondano, l’impulso di lottare per una creazione costruttiva. In questo modo, esso, incide una pagina essenziale nella storia dei conseguimenti culturali.

Il Patto Roerich per la pace è stato giustamente chiamato la Croce Rossa della Cultura. Indubbiamente la relazione è stretta con la grande Croce Rossa, che in principio fu accolta in modo piuttosto scettico, ma che ora costituisce una indiscutibile fondazione umanitaria per la vita. Se l’umanità riconosce la Croce Rossa come una protezione per il malato ed il ferito fisicamente, allora riconoscerà anche il Vessillo di Pace come il simbolo di prosperità pacifica e salute dello spirito.

Tutti i centri culturali del mondo dovrebbero incessantemente divulgare il richiamo al Patto Roerich ed al Vessillo di Pace, così che le molte possibilità di guerra vengano eliminate. Ecco che possono essere create per le nuove generazioni, alte tradizioni di venerazione per reali tesori culturali.

Dispiegando ovunque, instancabilmente, il Vessillo di Pace, i molti campi fisici di guerra saranno distrutti.

Il tempo è breve! Non un’ora, nemmeno un giorno deve essere perduto! L’eredità culturale dell’uomo deve essere resa inviolabile. Gli ideali del Patto di Pace di Roerich devono essere alla portata di tutti. Il suo testo rappresenta un’intesa culturale che è la forza armonizzante necessaria all’unità e alla pace del mondo. Sotto il Vessillo di Pace il genere umano procederà verso la sola Cultura Suprema, nella potente e pacifica unione quale è la Lega Mondiale della Cultura!

Il Patto Roerich ed il Vessillo di Pace – Propositi e Storia

Il Vessillo di Pace, come è ben noto oggi, è il simbolo del Patto Roerich. Questo grande ideale umanitario nel campo del genere umano, rappresenta la stessa autorità tutoria per i conseguimenti culturali, così come la Croce Rossa provvede ad alleviare le sofferenze fisiche dell’uomo. Gli Articoli I e II dello statuto del Patto recitano:

Gli enti scientifici, artistici ed educativi, le missioni scientifiche ed artistiche, il personale, la proprietà ed i depositi di tali enti e missioni, dovrebbero essere considerati neutrali e come tali dovrebbero essere protetti e rispettati dai belligeranti. La protezione ed il rispetto dovrebbero essere dovuti ai suddetti enti e missioni, in tutti i luoghi soggetti alla giurisdizione delle Alte Parti Concordanti, senza nessuna discriminazione, così come alla Lealtà di Stato di ogni particolare ente o missione. Gli Enti, le Istituzioni e le Missioni così identificate, possono mostrare una caratteristica bandiera, che garantirà loro una speciale protezione e rispetto da parte dei belligeranti, dei Governi e delle persone di tutte le Alte Parti Concordanti.

Il disegno del Vessillo di Pace mostra tre sfere circondate da un cerchio color magenta, su uno sfondo bianco. Delle molte interpretazioni nazionali ed individuali di questo simbolo, le più comuni sono forse quelle che riferiscono Religione, Arte e Scienza alle tre sfere, come aspetti della Cultura che li contiene, rappresentata dal cerchio circostante; oppure i conseguimenti Passati, Presenti e Futuri dell’umanità custoditi nel cerchio dell’Eternità. Queste due interpretazioni sono egualmente valide, dato che esse rappresentano una sintesi di vita, cioè un preciso e giusto precetto predominante.

Un profilo storico del Patto Roerich e del Vessillo di Pace fornisce le seguenti importanti pietre miliari:

fu concepito e proposto dal Prof. Nicholas Roerich nei primi del 1904 alla Società degli Architetti (Russia), e nel 1914, durante la guerra, allo Zar Nicola II e al Gran Duca Nicola. In ambedue i casi, fu accolto con il più alto interesse ma rimandato a causa della guerra. Il progetto fu formalmente promulgato a New York nel 1929 conformemente ai codici delle Leggi Internazionali; il testo del Patto fu tracciato come prima stesura dal Dr. Georges Chklaver, dottore di Legge Internazionale e Scienze Politiche dell’Università di Parigi. Nello stesso anno un comitato del Vessillo di Pace fu fondato a New York ed i suoi principi furono pubblicati attraverso la stampa. L’anno seguente simili comitati furono costituiti a Parigi e Bruges; in quest’ultima sotto il titolo di Unione Internazionale per il Patto Roerich (Union Internationale Pour Le Pacte Roerich).

All’inaugurazione di un nuovo Comitato del Vessillo di Pace, Nicholas Roerich espresse magnificamente gli ideali del Patto con le seguenti parole:

«Il mondo sta lottando per la Pace in molti modi ed ognuno realizza nel suo cuore che questo lavoro costruttivo è una vera profezia della Nuova Era.

Naturalmente gli argomenti riguardanti le qualità relative a vari tipi di imbarcazioni o circa l’opportunità di sostituire i cannoni di due navi da guerra con una nave di nuova concezione, non contribuiscono armoniosamente ad idee costruttive di Pace. Ma lasciateci sperare che persino queste discussioni siano passi preliminari verso lo stesso grande concetto di Pace che si manifesterà, grazie ad un ammansimento degli istinti bellicosi delle nazioni, attraverso grandi (brillanti) creazioni dello spirito. Allo stesso tempo rimane il fatto che le imbarcazioni ottenute per pochi cannoni possono distruggere il più grande tesoro di arte e scienza in modo completo come potrebbero fare quelle di un’intera flotta. Noi compiangiamo la perdita delle biblioteche di Louvain e di Oviedo e le insostituibili bellezze della Cattedrale di Rheims. Ricordiamo i bellissimi tesori di collezioni private che sono andate perdute durante le calamità mondiali. Ma non vogliamo incidere su queste azioni parole di odio. Lasciateci semplicemente dire:

Distrutti dall’ignoranza umana – ricostruiti dalla speranza umana!

Tuttavia, errori di un tipo od un altro possono accadere di nuovo quindi altre conquiste di valore dell’umanità rimangono nella costante minaccia di essere distrutte. Contro tali ignoranti errori dobbiamo immediatamente prendere precauzioni e misure definitive. Per tale ragione, lasciateci proteggere, come sacri, i tesori creativi dell’umanità. Innanzi tutto lasciateci convenire che, come con la Croce Rossa, il Vessillo può significativamente invitare le coscienze degli uomini a riunirsi per la protezione di quello che in essenza appartiene non ad una nazione sola, ma al mondo intero e rappresenta il vero orgoglio della razza umana.»

Nell’autunno del 1931 fu tenuta a Bruges, in Belgio, la prima Conferenza Internazionale, che dimostrò il grande interesse di molti Governi e durante l’anno successivo un’altra entusiasmante Conferenza Mondiale ebbe luogo nella stessa città. Migliaia di opinioni di approvazione provennero da personaggi, da gruppi religiosi, educativi, artistici, scientifici ed altri corpi culturali da tutto il mondo. È semplicemente giusto e onesto affermare che nessuno dei grandi uomini del mondo esitò a partecipare, esprimendo la propria approvazione. Interessante è anche il fatto che le grandi autorità militari (come il defunto Maresciallo Lyautey, l’Ammiraglio Taussig, il Generale Gouraud, ecc.) furono a pieno favore del Patto. La signora William Sporborg, Presidente della federazione dei Clubs di Donne di New York, rappresentanti mezzo milione di membri, affermò: «Noi stiamo per prestare i nostri spiriti e tutta la nostra influenza a tali movimenti. Voglio che voi sappiate che noi sosterremo tenacemente la vostra organizzazione».

Il primo volume di dichiarazioni e lettere collezionate, fu pubblicato a New York e a Parigi nel 1931 sotto il titolo di Il Patto Roerich ed il Vessillo di Pace. Durante l’anno successivo fu inaugurata a Bruges, dopo l’incontro della Seconda Conferenza Internazionale tenuta nella stessa città, la Fondazione Roerich per la Pace, l’Arte, la Scienza ed il Lavoro. L’anno seguente, il 1933, vide il Terzo Convegno del Patto e del Vessillo di Pace, tenuto il 17 e il 18 Novembre a Washington all’Hotel Mayflower, dove 35 nazioni (v. appendice) inviarono i loro delegati. Questo Convegno approvò all’unanimità l’ordine del giorno di raccomandare l’adozione di questa misura umanitaria ai Governi di tutte le Nazioni per l’adozione o l’adesione con azione unilaterale mediante la proclamazione di un esecutivo, con azione bilaterale attraverso accordi internazionali, con azione multilaterale mediante la proclamazione di conferenze internazionali.

Quasi un mese più tardi, la Settima Conferenza dell’Unione Pan-Americana a Montevideo approvò di accettare l’unanime risoluzione suddetta e di sollecitare i loro partecipanti – i ventuno Governi del Nord, del Centro e del Sud America – a firmare il Patto e quindi ad applicare i suoi grandi principi di vita. Il Convegno di Washington, del Patto Roerich e del Vessillo di Pace, elesse anche un Comitato per promuovere l’Adozione del Patto e del Vessillo di Pace.

Questo organismo trattò con tutti i Governi, le organizzazioni ed i singoli interessati alla promozione e all’adozione del Patto e ricevette le loro espressioni, manifestazioni di formale adesione. Gli atti legali del Convegno di Washington sono stati pubblicati a New York in un volume.

Il Comitato di Parigi del Patto fu inaugurato. L’Unione Internazionale per il Patto Roerich a Bruges, elesse M. Camille Tulpinek come suo Presidente ed il Prof. M. Adatei, ex Presidente della Corte Internazionale ad Hague, come suo Tutore.

L’anno 1934 vide la costituzione di un Comitato del Patto e del Vessillo di Pace ad Harbin, Manchuria. Un simile comitato fu inaugurato anche a Bruxelles con M. E. de Munck come Presidente e l’avvocato M. Hendricks, come Segretario Generale. Con la partecipazione del Conte C. de Wiatt, Ministro dei Governatori di Lussemburgo e delle Fiandre occidentali, di un membro della Camera dei Deputati ed un membro della Corte di Cassazione, si riunì il Comitato.

Molti paesi dell’Europa informarono il Comitato di Parigi che i loro rispettivi Governi presero in considerazione il Patto. Questo Comitato scrisse inoltre al Supremo Consiglio, U.S.S.R., richiedendo la considerazione degli organi legislativi per l’adozione del Patto.

Per quanto riguarda gli Stati Uniti, il Presidente Franklin D. Roosevelt, l’11 Agosto 1934 conferì l’autorità al Segretario dell’Agricoltura Henry A. Wallace come plenipotenziario, a firmare il trattato Inter-American sul Patto Roerich; e nel giorno Panamericans, il 15 Aprile 1935, nel pomeriggio, nell’ufficio del Presidente Roosevelt, alla Casa Bianca di Washington, i rappresentanti ufficiali degli Stati Uniti di America e di tutti i 21 paesi Latino-Americani – membri dell’Unione Panamericana: Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Costa Rica, Cuba, Rep. Dominicana, Ecuador, El Salvador, Guatemala, Haiti, Honduras, Messico, Nicaragua, Panama, Paraguay, Uruguay, Perù, Colombia e Venezuela – firmarono il trattato del Patto Roerich.

La stampa americana attribuì grande importanza a questa firma dell’unità culturale, comprendendo che questa non solo unì l’intero Nord e Sud America, ma ci si attese che di lì a poco avrebbe unito tutte le nazioni del mondo. Tutti i più famosi giornali americani, stamparono colonne intere riguardanti l’evento, riassumendo il messaggio Presidenziale e i discorsi dei funzionari di Governo e dei rappresentanti diplomatici stranieri. I quotidiani in tutto il mondo, pubblicarono i particolari di questo avvenimento storico.

La firma di questo Trattato fu un’occasione molto solenne. Il Presidente aveva invitato nel suo ufficio, accanto ai rappresentanti diplomatici delle venti repubbliche americane, anche il Segretario di Stato, Cordell Hull; il Segretario dell’Agricoltura, Henry a. Wallace; i Direttori dell’Unione Panamericana, Dr. L. S. Rowe, e Dr. E. Gil Borges, ed i membri del consiglio di amministrazione del Patto Roerich.

Alla chiusura dell’atto della firma, il Presidente Roosevelt diffuse il seguente messaggio attraverso un programma radiofonico internazionale: «È più appropriato che in questo giorno, definito come Giorno Panamericano dai Presidenti di tutte le repubbliche del continente americano, i Governi – membri dell’Unione Panamericana – firmino un trattato che segni un passo avanti nella preservazione dei conseguimenti culturali delle nazioni di questo emisfero. Per far conoscere ed approvare questo Patto alle nazioni del mondo, noi stiamo sforzandoci di fare della richiesta universale, uno dei principi vitali per la preservazione della civiltà moderna. Questo Trattato possiede un significato spirituale molto più profondo del contenuto del documento in se stesso. Lasciateci riportare una rinnovata alleanza con quegli alti principi di cooperazione internazionale e solidarietà, che, io sono sicuro, saranno un grande contributo alla civilizzazione attraverso le Americhe».

Il Segretario Wallace fece la seguente dichiarazione alla stampa, nella quale dopo aver riesaminato la storia del Patto, conclude: «Mai come adesso c’è stato un ideale più necessitato. Sebbene le singole nazioni stanno risolvendo i loro problemi economici e i loro problemi nazionali, è anche necessario che riconoscano le loro responsabilità in quanto parti della comunità delle nazioni. Io fermamente dico che è tempo per gli idealisti, che creano la realtà di domani, di stringersi attorno ad un simbolo di tale unità culturale, internazionale. È tempo che ci appelliamo a quel riconoscimento di bellezza, di scienza e di educazione, che corre lungo tutti i confini nazionali per rafforzare tutto ciò a cui noi teniamo, nei nostri particolari governi e nelle nostre usanze. È per questa ragione che io considero la ratifica del Patto Roerich un così significativo passo.

La sua accoglienza favorevole denota l’approssimarsi di un tempo nel quale, coloro che amano veramente la propria nazione, oltre ad apprezzare il contributo unico di altre nazioni avranno anche un grande rispetto per quella impresa spirituale comune, che conduce insieme in un solo gruppo tutti gli artisti, gli scienziati, gli educatori e i sinceri religiosi di qualsiasi fede. Ritengo che il Patto Roerich sia in conformità con le più profonde e sacre Leggi dell’Universo e che è diventato una realtà internazionale in un proprio momento speciale».

Il Ministro di Panama, Dr. Ricardo J. Alfaro, dichiarò: «L’atto storico che ha appena avuto luogo è un atto che segna una vittoria clamorosa, nella perenne lotta tra i migliori sentimenti dell’uomo, contro le devastazioni della guerra. Oggi le Repubbliche dell’emisfero occidentale hanno cercato e ottenuto l’onore di portare questo alto progetto ad una conclusione vittoriosa. Esse hanno sottoscritto un accordo solenne, aperto anche alle firme di tutte le altre nazioni, per cui per la prima volta nella storia la mentalità e la protezione della Cultura sono incorporate nello stesso singolo e completo corpo di leggi internazionali convenzionali».

In India l’adesione al Patto fu espressa da tali preminenti uomini come il defunto Sir Rabindranath Tagore, Sir Jagdis C.Bose, Sir S.Radhakrishnan, Sir C.V.Raman, Dr. James H.Cousins, Dr. Kalidas Nag, Prof. Suniti Kumar Chatterji, Prof. S.R.Kashyap, S.V.Ramasvamy Mudeliar, O.C.Gangoly, Asit Kumar Haldar, N.C.Mehta, Ven Sri Devamitta Dharmapala, K.P.P.Tampy, S.Sanjiva Dev, etc., ed organi come l’Istituto di Ricerca Storica Andhra, il Museo Municipale Allahabad il Bharat Kala Bhawan a Benares, l’Associazione Maha Bodhi, l’Associazione delle Donne Indiane, l’Y.M.B.A. di Ceylon, il Collegio Madanapalle, l’Associazione Culturale Travancore, ecc. e quasi tutti gli organi della Stampa. Le due seguenti brevi citazioni sono espressive dell’atteggiamento entusiastico generale nei confronti del Patto.

Il sig.Gurdial Mallik della Lega dell’Unione delle Nazioni scrisse sul Sind Observer circa il Giorno del Vessillo di Pace, dopo una breve descrizione dei propositi: «Per la realizzazione di questo grande e glorioso ideale è necessario avere la cooperazione dell’intellighenzia del mondo, per organizzare una forte opinione pubblica a favore della preservazione dei tesori artistici e culturali di ogni paese, così che il genere umano possa avere una continua testimonianza del suo successo. Per questo scopo è desiderabile che i governi del mondo debbano tutti riconoscere il Patto Roerich garantendo questa preservazione e curando questi tesori come eredità, di nessuna nazione in particolare, ma dell’intera umanità e come tale essere immune dai danni della guerra e della distruzione».

Un altro distinto scrittore, Swami Jagadiswarananda, afferma in un messaggio al Convegno del Vessillo di Pace: «Permetta il presente Convegno di Arte e Cultura di provare alle nazioni in guerra nel mondo, sventolando il Vessillo Roerich di Pace, che Arte e Cultura sono la proprietà Divina – il Tesoro Universale di tutto il genere umano e permetta di scrivere sul portale di ogni istituto del mondo – Aiuta e non combattere, fondi e non distruggere Armonia e Pace, promuovi e non dissentire!»

Nell’Ottobre 1937 il Congresso delle Associazioni Roerich Baltiche si riunì a Riga, Latvia. Fu approvata la mozione di creare Comitati del Vessillo di Pace in tutti gli stati Baltici.

Le nubi di guerra cominciarono a scurirsi all’orizzonte. La Seconda Guerra Mondiale si stava avvicinando. In una lettera al Prof. Roerich, Sir Rabindranath Tagore scrisse: «Ho seguito con zelo il grande lavoro umanitario per il bene delle nazioni, di cui il suo Patto di Pace con lo speciale Vessillo per la protezione dei tesori culturali sono un simbolo straordinariamente efficace. Il problema della pace è oggi il più serio affare che ci riguarda. Le minacciose manifestazioni di nudo materialismo da tutte le parti presagiscono un futuro infernale. Non possiamo che sperare che il mondo riesca ad emergere più pulito da questo bagno di sangue. Non possiamo rinunciare ai nostri sforzi, poiché ciò anticiperebbe solo la fine».

Durante gli anni dell’anteguerra i guerrieri amici del Patto, continuarono tenacemente nei loro sforzi. Il 17 Novembre 1938, il Vessillo di Pace fu dispiegato anche a Karachi, India, dal Sig. H.C.Kumar. (v. appendice)

Ripetutamente fino all’esplosione della guerra, molti quotidiani e riviste riportarono gli appelli del Prof. Roerich all’umanità di arrestare l’imminente distruzione. Il secondo giorno della Seconda Guerra Mondiale la Stampa riportò il suo messaggio:

A Tutti I Difensori Dei Tesori Culturali

Lo scoppio della guerra europea richiede ancora che l’attenzione attiva ed operante venga rivolta alla difesa dei tesori culturali. Un patto che abbia questa efficacia è preso in considerazione da molti dei governi europei ed è stato già firmato dai rappresentanti di ventuno governi delle Americhe. Senza dubbio, da quando le operazioni militari hanno avuto inizio, qualsiasi accordo difficilmente potrà aver luogo durante il combattimento vero e proprio. Tuttavia i nostri Comitati dovrebbero essere fruttiferi in qualsiasi momento. Ricordando quale era la posizione nella protezione dei tesori culturali all’inizio del 1914, dobbiamo dire che a questa importante questione attualmente è stata rivolta chiaramente molta più attenzione dai governi e dai pubblici istituti. Certamente le attività dei nostri Comitati hanno avuto un’influenza benefica sull’opinione pubblica e hanno contribuito a tale aumento d’attenzione. Oltre ai decreti del governo, l’opinione pubblica è il primo difensore dei tesori nazionali che hanno un valore universale. Durante l’ultima Grande Guerra noi applicammo i nostri sforzi estremi per portare l’attenzione al fatto che è criminale distruggere monumenti storici, scientifici ed artistici. Inoltre durante le recenti conflagrazioni, come per esempio in Spagna ed in Cina, c’è capitato di ascoltare che il nostro Patto era stato menzionato ed applicato in qualche caso. Anche tutti i nostri Comitati e gruppi di amici, ai quali, sta a cuore la preservazione dei tesori del mondo, dovrebbero immediatamente portare l’attenzione della gente all’importanza e all’urgenza di proteggere le creazioni del genio umano.

Ognuno di noi ha indubbie opportunità di diffondere questa idea propria dell’umanità. Chiunque abbia agganci con la stampa o sia membro di qualche organizzazione culturale, dovrebbe considerare suo dovere pronunciare, dovunque lui possa, una buona ed incisiva parola sulla difesa di ciò su cui si basa l’evoluzione dell’umanità. Il 24 Marzo di quest’anno il nostro Comitato ha intrapreso una serie di provvedimenti implorando di considerare senza indugio il bisogno di difendere i tesori culturali. Ci rendiamo conto adesso che un appello simile mai fu più opportuno. Lasciamo ricordare ad ogni lavoratore culturale le sue amicizie e possibilità in modo da rafforzare ad ogni costo l’opinione pubblica che è, prima di tutto, il guardiano dei tesori del mondo. Amici agite con sollecitudine.

D’altra parte è così frequente il caso in cui i progetti migliori e più nobili debbano passare attraverso le più grandi difficoltà, opposizione e indifferenza, prima che il loro valore venga riconosciuto dal mondo. Tale fu il caso che portò alla formazione della Croce Rossa. Le lezioni avute dalle incommensurabili devastazioni della Seconda Guerra hanno radunato più persone a riempire le file lasciate vuote dagli amici scomparsi – per morte ci furono sottratti il Presidente Masaryk di Cecoslovacchia, Maeterlinck, Zuloaga, Principessa Sviatopolk-Schetvertinskaya e molti altri da vari paesi. Comitati, per la prima volta stanno per essere inaugurati in Austria, Polonia, Svizzera, Portogallo e le sue Colonie. Per queste ultime, R.S.Fontes è stato nominato rappresentante ufficiale. Nuovi membri onorari sono i professori A.G. de Rocha Madahil e E.Schaubkoch, rappresentanti rispettivamente il Portogallo e la Svizzera.

Il 18 Aprile, 1946, fu tenuta a Calcutta la Sesta Conferenza sull’Unità Culturale dell’intera India. (v. appendice) Il Presidente della conferenza, Pandit Amarnath Jha, propose l’adozione del Patto. L’ordine del giorno fu approvato all’unanimità.

Il lavoro dei Comitati del Patto nel mondo e il lavoro di quelli che vengono continuamente inaugurati, è la nota fondamentale contenuta nel messaggio del Prof. Roerich del 24 Ottobre, 1945:

Le nostre paure espresse all’inizio della Seconda Guerra Mondiale erano giustificate. Questa guerra è stata come mai in precedenza distruttiva e crudele. Come un’apoteosi di distruzione si sollevò il fantasma crudele delle bombe atomiche. Èabbastanza naturale che adesso il lavoro culturale pacifico dei nostri Comitati del Patto e del Vessillo di Pace debbano ricevere più riconoscimento come mai prima d’ora.

In realtà, l’Armageddon della guerra è terminato, ma l’Armageddon della Cultura è appena iniziato! Così tanto è stato distrutto! Moltitudini sono senza casa, molti lavori produttivi sono stati annientati! Oggi, ogni costruzione pacifica deve essere accolta con entusiasmo.

Dove e come iniziare? Prima di tutto con i giovani. Ognuno può trovare un modo d’introduzione in qualche scuola e dire una buona parola nel significato dei valori culturali e sulla loro salvaguardia. I giovani spesso non immaginano che i valori culturali sono i più grandi tesori della gente. L’intera nazione deve sapere come preservarli per le future generazioni. I giovani collaboratori porteranno quest’appello dentro le loro case. Molti cuori oppressi dalla routine di ogni giorno, saranno raggianti di luce consacrata e di speranza per la vita meravigliosa.

I giovani collaboratori scriveranno composizioni scolastiche sul lavoro pacifico in nome dei tesori nazionali. Loro contribuiranno all’elaborazione dei dati fornendo informazioni su monumenti culturali di tutte le età e nazioni, raccogliendo ciò che può essere trovato nelle proprie regioni. Probabilmente anche gli insegnanti avranno constatato chi è attratto dalla costruzione culturale.

Va menzionato il contributo dato dalle organizzazioni delle donne, ricordando come fortemente hanno sostenuto il nostro Patto e il Vessillo di Pace. Ci sono molti modi a disposizione dei difensori della Cultura. Nessuno sforzo è troppo piccolo da essere trascurato. E nei libri “La Roccaforte Fiammeggiante” (Fiery Stronghold) e “Il Regno di Luce” (Realm of Light), interi capitoli sono da considerare appelli e risposte alla preservazione dei valori culturali dei grandi tesori, propri dell’umanità.

I lavoratori accaniti nel campo della Cultura, devono essere incoraggiati come eroi del risplendente futuro. Senza squilli di tromba, senza discussioni, senza nocivi rimproveri, dobbiamo di nuovo “mettere mano all’aratro e cominciare a lavorare sui nuovi campi seminati”. Dio ci sia favorevole!

Cultura e Pace

Vedi articolo al seguente link.

(Appendice) – Il simbolo del Vessillo di Pace

Vedi articolo al seguente link.

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Stesura ufficiale del Patto Roerich e del Vessillo di Pace

elaborato dal Dr. Georges Chklaver, Agosto 1928.

Patto Internazionale per la Protezione delle Istituzioni Artistiche e Scientifiche, dei Monumenti storici, delle Missioni e  delle Associazioni

Ideato da Nicholas Roerich.

Tra le alte personalità contrattanti presenti ricordiamo:

Il Presidente degli Stati Uniti d’America.

Il Presidente della Repubblica Tedesca.

Sua Maestà, il Re della Gran Bretagna, d’Irlanda e dei Dominii Britannici d’oltre mare, Imperatore d’India.

Il Presidente della Repubblica Francese.

Sua Maestà il Re d’Italia.

Sua Maestà, l’Imperatore del Giappone.

Etc., etc., …

Poiché gli alti uffici si conferiscono il sacro dovere di promuovere il bene morale delle loro rispettive Nazioni e la divulgazione delle Arti e delle Scienze nell’interesse dell’Umanità,

Poiché le Istituzioni preposte all’educazione dei giovani, alle Arti ed alle Scienze, rappresentano un tesoro comune appartenente a tutte le Nazioni del Mondo,

Richiamando alla memoria le idee promulgate da un saggio e generoso preveggente, che ha guidato le alte parti contrattanti nel costituire la Convenzione di Ginevra del 22 Agosto, 1864, per il miglioramento delle condizioni dei feriti,

Il Decreto Generale della Conferenza di Berlino del 26 Febbraio, 1885, che provvedeva ad una speciale protezione da concedersi alle Spedizioni scientifiche,

I Decreti Definitivi della Conferenza di Hague del 29 Luglio, 1899, e del 18 Ottobre, 1907, e specialmente l’Articolo 27 dell’Allegato della IVª Convenzione della Seconda Conferenza relativa alla sicurezza degli edifici consacrati alla Religione, alle Arti, alle Scienze, ed alla Carità come pure ai Monumenti storici, in caso di assedio e bombardamento.

L’Articolo II della Convenzione di S.Germain-en-Laye del 10 Settembre, 1919, confermante il provvedimento sopra menzionato nel Decreto Generale di Berlino del 1885, riguardo allo speciale riguardo che deve essere garantito dalle Alte Parti Contrattanti nei confronti delle Missioni scientifiche, dei loro equipaggiamenti delle loro Organizzazioni,

Il Patto per la rinuncia alla Guerra come strumento di politica nazionale firmato a Parigi il 28 Agosto del 1928;

Notando favorevolmente le asserzioni del Professor Nicholas Roerich tendendo a creare un’efficace protezione per tutti i centri di Cultura,

Abbiamo deciso di stipulare un solenne Patto con lo scopo di migliorare la protezione goduta da tutti i paesi civilizzati da tutte le Istituzioni e le Missioni dedicate alle Arti ed alle Scienze, come pure da tutte le Organizzazioni artistiche e scientifiche, e dai Monumenti storici,

Ed abbiamo nominato per questo scopo i loro rispettivi Plenipotenziari, vale a dire:………….. ………………………………………………………………………….i quali dopo aver presentato rispettivamente i loro pieni poteri nella dovuta e appropriata forma, hanno approvato, quanto segue:

Articolo I

I Monumenti storici, le Istituzioni educative, artistiche e scientifiche, le Missioni artistiche e scientifiche, il personale, la proprietà e le organizzazioni di tali Istituzioni e Missioni sopra menzionate devono essere considerate neutrali, e come tali, devono essere protette e rispettate dai belligeranti.

Protezione e rispetto devono essere dovuti alle suddette Istituzioni e Missioni sulla totale espansione dei territori soggetti alla sovranità delle Alte Parti Contrattanti, senza nessuna discriminazione quanto alla lealtà allo Stato, di ogni particolare Istituto o Missione.

Articolo II

Ognuna delle Alte Parti Contrattanti può fornire al Cancelliere della Corte Permanente della Giustizia Internazionale di Hague, all’Istituto Internazionale della Cooperazione Intellettuale di Parigi o al Ministero dell’Educazione dell’unione Panamericana delle città di Washington, così come può scegliere, una lista di Monumenti, Istituzioni, Organizzazioni e Missioni, pubblici o privati, che mira a mettere sotto la speciale protezione assicurata dal presente Patto.

I Monumenti, le Istituzioni, le Associazioni e le Missioni così registrate possono mettere in mostra una bandiera distintiva (un cerchio rosso con tre sfere rosse all’interno, su uno sfondo bianco) che gli da diritto alla speciale protezione ed al rispetto da parte dei belligeranti dei governi e dei Popoli di tutte le Alte Parti Contrattanti.

I suddetti Monumenti, Istituzioni, Organizzazioni e Missioni dovranno cessare di usufruire dei privilegi e della neutralità nel caso essi vengano fatto strumento per scopi militari.

Articolo III

Nel caso che qualsiasi degli atti dichiarati fosse in contraddizione con la protezione ed il rispetto dovuti alle Istituzioni artistiche e scientifiche, ai Monumenti, alle Associazioni ed alle Missioni, come stipulato nel presente Patto, le Istituzioni o Missioni che si lamenteranno, avranno il diritto di presentare ricorso, attraverso l’intermediario del proprio Governo, all’Istituzione Internazionale attraverso la quale sono state registrate. L’Istituto Internazionale interessato dovrà quindi portare la denuncia a conoscenza di tutte le Alte Parti Contrattanti, le quali potranno decidere di costituire una Commissione Internazionale d’Inchiesta sul caso. I risultati di tale Commissione potranno essere resi pubblici. I dettagli riguardanti la struttura ed il funzionamento della sopra menzionata Commissione d’Inchiesta dovranno essere regolamentati da uno speciale accordo.

Articolo IV

Le Alte Parti Contrattanti dichiarano che è loro intenzione provvedere attraverso misure appropriate di legislazione interna, al rafforzamento della protezione goduta, nei loro rispettivi territori, da Istituzioni artistiche e scientifiche, da Monumenti, da Associazioni e Missioni, siano essi Nazionali o Stranieri.

Il presente Patto sarà ratificato dalle Alte Parti Contrattanti in conformità con i loro rispettivi metodi costituzionali.

Gli atti formali della convalidazione saranno depositati presso il Ministero degli Affari Esteri degli Stati Uniti d’America.

Il presente Patto entrerà in vigore non appena sarà stato approvato dalla maggioranza degli originari firmatari di quest’ultimo.

Le Potenze che non sono firmatarie del presente Patto avranno il diritto di unirsi ad esso, per mezzo di una notifica indirizzata al Governo degli Stati Uniti d’America.

A testimonianza di ciò le rispettive autorità Plenipotenziarie, hanno firmato il presente Patto ed apposto i loro sigilli.

Realizzato in duplice copia (una copia in lingua Inglese e l’altra in lingua Francese) entrambe le copie da considerarsi egualmente autentiche nella città di Washington, il ….(g/m/a)….

Firme

Gli atti (legali) dell’associazione Baltica Roerich, Riga, Latvia, 1937

Tesi Concernente Il Comitato Patto Roerich

Una mozione fu approvata dall’assemblea, per creare ad ogni Associazione Roerich negli Stati Baltici, un Comitato Patto Roerich per la protezione della cultura e dei valori dell’arte.

L’assemblea espresse il desiderio che, anche un Comitato Baltico generale del Patto Roerich, doveva essere fondato.

Tesi Concernente L’arte

Per diffondere la comprensione di bellezza tra la gente, ed inoltre per enfatizzare il vero significato educativo dell’arte, è necessario disseminare largamente le seguenti idee:

1.       L’arte dovrebbe essere accessibile alla coscienza delle masse nella più larga misura possibile.

2.       Nella scuola e nella famiglia i bambini dovrebbero essere educati sin dalla loro infanzia, alla comprensione dell’amore per l’arte e ad amare l’arte; inoltre dovrebbe essere sviluppato in loro, il concetto di sforzarsi, per ottenere un’opera creativa.

3.       La creazione dell’arte dovrebbe costantemente approfondirsi, nella direzione dell’elevazione spirituale.

4.       La cooperazione tra tutte le diramazioni dell’arte e fra tutti gli artisti dovrebbe essere diffusa.

5.       Ogni sforzo dovrebbe essere rivolto a realizzare il Patto Roerich, per la protezione della cultura ed i valori dell’arte.

Il Patto Roerich

Nagari Pracharini Sabha firmataria del Patto Roerich.

Il 6 Novembre 1938 la Nagari Pracharini Sabha, la più antica Associazione letteraria di Benares, approvò il seguente ordine del giorno:

Ordine del giorno n°39 – del 6-11-1938

“Deliberato che la Nagari Pracharini Sabha di Benares, che sempre ha teso alla preservazione ed alla protezione dei monumenti culturali indiani, e lo testimonia attraverso il suo Bharat Kala Bhawan, apprezza (riconosce) gli sforzi del Professore Nicholas de Roerich, di proteggere i monumenti storici, i musei, le istituzioni scientifiche, artistiche, educative e culturali del mondo, dalla distruzione umana in tempo di guerra come pure in tempo di pace. Essa appoggia con tutto il cuore il Patto Roerich.”

(Firmato) Ram Narayan Misra.(Firmato) R.B.Shukla.
PresidenteSegretario

Il Vessillo Di Pace Roerich Dispiegato A Karachi

Il 17 Novembre 1938 a mezzogiorno, il Vessillo di Pace Roerich fu dispiegato dal Sig. H.C.Kumar; questa cerimonia fu seguita da una canzone. Gli spettatori, allora, si spostarono nella sala conferenze “Sarnagati”. Il Sig. Sujan, R.A. parlò per alcuni minuti sulla Pace, dando prospettive molto interessanti sul costo della guerra e sottolineò come il fondo di risorse, impiegate nel combattere, sarebbe fruttuoso per la cultura se solo la mente dell’uomo potesse essere rivolta ad attività proficue.

Il Sig. Kumar parlò all’assemblea per circa mezz’ora. Affermò che la pace è il fine ultimo dell’uomo e che le attività pacifiste, stanno guadagnando terreno in tutto il mondo. Il Vessillo di Pace Roerich sta come simbolo di un ideale di pace.

La Sesta Conferenza sull’Unità Culturale dell’intera India

(Sotto gli auspici dell’Associazione della Cultura Indiana)

Riunione Generale – 18 Aprile, 1946, ore 17:30

Presidente

Dr. Amarnath Jha, Rettore, Universita’ Allahabad

 

Provvedimenti

Premesso che questa Conferenza (la Sesta Riunione Indiana a Calcutta), che rappresenta la più alta espressione dell’ideale di creare una migliore comprensione fra tutti, basata sul reciproco riconoscimento delle culture di tutte le comunità dell’India, appoggia pienamente i sinceri sforzi del Dott. Nicholas Roerich di proteggere dalla distruzione i monumenti storici, i musei, le istituzioni scientifiche, artistiche, educative e culturali del mondo, sia in tempo di guerra che di pace. Essa supporta con tutto il cuore ed approva il Patto Roerich.

Proponitore – Presidente

Sostenitore – 

Sj. Sudhir Chandra Bandopadhyaya

Terzo convegno Internazionale per

Il Patto Roerich ed il Vessillo di Pace

17 Novembre, 1933 – Washington, D. C.

Delegati Ufficiali

1. Repubblica d’Argentina – L’Onorevole Señor Don Eduardo L. Vivot,

Primo Segretario dell’Ambasciata.

2. Stati Uniti del Brasile – L’Onorevole E. B. Fraga de Castro,

Secondo Segretario dell’Ambasciata.

3. Repubblica del Cile – Sua Eccellenza, Señor Don Manuel Trucco,

Ambasciatore del Cile.

4. Repubblica della Cina – L’Onorevole Tswen-ling Tsui,

Secondo Segretario della Legazione (Ambasciata).

5. Repubblica della Colombia – L’Onorevole Señor Don Miguel Lopez-Pumarejo,

Speciale Deputato (Prescelto).

6. Repubblica di Costa Rica – L’Onorevole Señor Don Manuel Gonzales-Zeledon,

Incaricato d’Affari, Legazione (Ambasciata) della Costa Rica.

7. Repubblica della Cecoslovacchia – Sua Eccellenza, Dr. Ferdinand Veverka,

Ministro della Cecoslovacchia.

8. Repubblica Domenicana – L’Onorevole Señor Don Agustin Acevedo Feliu,

Primo Segretario della Legazione (Ambasciata).

9. Repubblica dell’Ecuador – Sua Eccellenza, Señor Capitan Colon Eloy Alfaro,

Ministro dell’Ecuador.

10. Repubblica della Grecia – Sua Eccellenza, Charalambos Simopoulos,

Ministro della Grecia.

11. Repubblica del Guatemala – Sua Eccellenza, Señor Dr. Don Adrian Recinos,

Ministro del Guatemala.

12. Repubblica dell’Honduras – Sua Eccellenza, Señor Dr. Don Miguel Paz Baraona,

Ministro dell’Honduras.

13. Stato Libero d’Irlanda – Sua Eccellenza, Michael Mac White,

Ministro dello Stato Libero d’Irlanda.

14. Impero del Giappone – L’Onorevole Toshihiko Taketomi,

Consigliere dell’Ambasciata Giapponese.

15. Repubblica della Lituania – L’Onorevole Dr. Mikas Bagdonas,

Segretario della Legazione (Ambasciata).

16. Repubblica del Nicaragua – L’Onorevole Señor Dr. Don Henri De Bayle,

Incaricato d’Affari.

17. Repubblica di Panama – Sua Eccellenza, Señor Dr. Ricardo J. Alfaro,

Ministro di Panama.

18. Repubblica del Paraguay – Sua Eccellenza, Señor Dr. Don Enrique Bordenave,

Ministro del Paraguay.

19. Regno di Persia – Sua Eccellenza, Ghaffar khan Djalal,

Ministro di Persia.

20. Repubblica del Perù – L’Onorevole Dr. Juan E. Mendoza Almenara,

Primo Segretario dell’Ambasciata.

21. Repubblica di Polonia – L’Onorevole Edward Weintal,

Addetto dell’Ambasciata Polacca.

22. Repubblica del Portogallo – Sua Eccellenza, Dr. Joâo Antonio de Bianchi,

Ministro del Portogallo.

23. Repubblica di Spagna – L’Onorevole Señor Don Ramon Padilla y de Satrustegui,

Secondo Segretario dell’Ambasciata.

24. Confederazione Svizzera – Sua Eccellenza, Marc Peter,

Ministro della Svizzera.

25. Stati Uniti d’America – L’Onorevole Henry A. Wallace,

Segretario dell’Agricoltura.

26. Repubblica del Venezuela – Sua Eccellenza, Señor Dr. Don Pedro Manuel Arcaya,

Ministro del Venezuela.

27. Regno d’Yugoslavia – L’Onorevole Dr. Ivan Franges,

Segretario della Legazione Reale Yugoslava.

Osservatori Ufficiali

1. Regno d’Albania – Sua Eccellenza, Faik Konitza,

Ministro d’Albania.

2. Regno del Belgio – L’Onorevole Gérard Walravens,

Addetto dell’Ambasciata.

3. Repubblica di Francia – L’Onorevole Count Pierre de Leusse,

Addetto dell’Ambasciata.

4. Repubblica della Germania – L’Onorevole Werner Schuller,

Secondo Segretario dell’Ambasciata.

5. Regno d’Ungheria – Sostituito in Absentia.

6. Regno d’Italia L’Onorevole Giuseppe Tommasi,

Segretario dell’Ambasciata.

7. Regno dei Paesi Bassi – L’Onorevole B. van Loen,

Primo Ministro della Legazione.

8. Repubblica della Turchia – L’Onorevole Ussaki zade Bulent,

Secondo Segretario dell’Ambasciata.

Membri Onorari

On. George Sutherland,

Magistrato Aggiunto Corte Suprema degli Stati Uniti.

On. Henry T. Rainey,

Presid.nte della Camera dei Rappresentanti, Stati Uniti.

On. Nathan L. Bachman,

Senatore degli Stati Uniti.

On. Arthur Capper,

Senatore degli Stati Uniti.

On. Bennett Champ Clark,

Senatore degli Stati Uniti.

On. Edward P. Costigan,

Senatore degli Stati Uniti.

On. Bronson Cutting,

Senatore degli Stati Uniti.

On. John E. Erickson,

Senatore degli Stati Uniti.

On. Duncan U. Fletcher,

Senatore degli Stati Uniti.

On. William H. King,

Senatore degli Stati Uniti.

On. M. M. Logan,

Senatore degli Stati Uniti.

On. P. McCarran,

Senatore degli Stati Uniti.

On. Gerald P. Nye,

Senatore degli Stati Uniti.

On. John H. Overton,

Senatore degli Stati Uniti.

On. J. P. Pope,

Senatore degli Stati Uniti.

On. Elbert D. Thomas,

Senatore degli Stati Uniti.

On. Sol. Bloom,

Membro del Congresso.

On. F. B. Balzar,

Governatore, Stato del Nevada.

On. Tom Berry,

Governatore, Stato del Sud Dakota.

On. I. C. Blackwood,

Governatore, Stato del Sud Carolina.

On. William A. Comstock,

Governatore, Stato del Michigan.

On. Miriam A. Ferguson,

Governatore, Stato del Texas.

On. Clyde L. Herring,

Governatore, Stato del Iowa.

On. Lawrence M. Judd

Governatore, Territorio delle Hawaii.

On. William Langer,

Governatore, Stato del Nord Dakota.

On. Paul V. McNutt,

Governatore, Stato dell’Indiana.

On. Benjamin B. Moeur,

Governatore, Stato dell’Arizona.

On. Floyd B. Olson,

Governatore, Stato del Minnesota.

On. Guy B. Park,

Governatore, Stato del Missouri.

On. Jno. Garland Pollard,

Governatore, Stato (Repubblica) della Virginia.

On. James Rolph, Jr.,

Governatore, Stato della Clifornia.

On. Eugene Talmadge,

Governatore, Stato della Georgia

On. George White,

Governatore, Stato dell’Ohio.

On. J. F. T. O’Connor,

Sovrintendente  della Circolazione Monetaria, U.S.A.

Generale di Divisione William D. Connor,

Supt. Accademia Militasre degli Stati Uniti, West Point, N. Y.

Contrammiraglio J. K. Taussig,

Marina degli Stati Uniti.

On. Harry B. Mitchell,

Presidente, Comitato Amministrazione Statale degli Stati Uniti.

On. George F. Zook,

Commissario della Pubblica Istruzione, U.S.A.

On. J. C. Wright,

Vice Commissario della Pubblica Istruzione, U.S.A.

On. Arno B. Cammerer,

Direttore, Ufficio Dei Parchi Nazionali, degli Edifici e  delle Riserve.

On. Charles Moore,

Presidente, Comitato delle Belle Arti degli Stati Uniti.

Carl W. Ackerman,

Preside, Facoltà di Giornalismo, Univ. della Columbia.

Dr. M. Adatci,

Presidente della Comitato Permanente di Giustizia Internazionale, Hague.

Dr. Alejandro Alvarez,

Segretario Generale, Istituto americano di Legge Internazionale.

Sua Grazia, Arcivescovo Athenagoras,

Diocesi Arcivescovile Greca Ortodossa del Nord e Sud America.

Alfred H. Barr, Jr.,

Direttore, Museo di Arte Moderna, New York.

Dr. Emanuel De Marnay Baruch,

Presidente, Società Goete d’America.

On. George Gordon Battle Ernest P. Bicknell,

Vice-Presidente, Croce Rossa Americana.

Dr. H. S. Boardman,

Rettore, Università del Maine.

Mabel T. Boardman,

Segretario, Croce Rossa Americana.

Evangeline Booth,

Comandante in Capo, Esercito della Salvezza.

Arthur E. Bostwick,

Bibliotecario, S. Louis, Mo., Biblioteca Pubblica.

Dr. W. Alanson Bryan,

Direttore, Museo di Storia, di Scienze e di Arte di Los Angeles.

L. Burr,

Beloit Colleggio Universitario d’Arte, Wisconsin.

Dr. Julian A. Burruss,

Rettore, Istituto Politecnico della Virginia.

Dr. J. A. C. Chandler,

Rettore, Collegio di William e Mary.

Clanton,

Bibliotecario, Biblioteca pubblica di Dallas.

Dr. Robert C. Clothier,

Rettore, Università Rutgers.

Dr. Karl T. Compton,

Rettore, Istituto di Tecnologia del Massachusetts.

John O’Hara Cosgrave.

Gratia A. Countryman,

Presidentessa, Associazione Librerie Americane.

Ida Jolly Crawley,

Direttore, Museo Crawley di Arte e Archeologia.

Sig.ra Chester Dale,

Dr. Henry Grattan Doyle,

Preside (di facoltà), Università George Washington.

Loring Dunn,

Tutrice, Istituto di Storia e Arte d’Albania.

Prof. Henry Pratt Fairchild,

Università di New York.

Dr. William Presto Few,

Rettore, Università Duke.

Dr. John D. Finlayson,

Rettore (carica onorifica), Università di Tulsa.

Prof. Louis Le Fur,

Professore di Legge Internazionale, Univ. di Parigi.

Howard A. Giles, M. A.

Rev. Dr. Samuel H. Goldenson,

Pres. Congresso Principale dei Rabbini Americani.

Forest Grant,

Membro di Consiglio d’Arte, d’Amministrazione e d’istruzione, New York.

Jessie Gray,

Presidente, Associazione Istruzione Nazionale.

Chalmers Hadley,

Bibliotecario, Biblioteca Pubblica, Cincinnati.

Dr. Chauncey J. Hamlin,

Presidente, Museo delle Scienze di Buffalo.

Dr. R. D. Hetzel,

Rettore, Collegio di Stato, Pennsylvania.

Dr. Ernest O. Holland,

Rettore, Collegio di Stato di Washington.

Dr. Ales S. Hrdlicka,

Istituto Smithsoniano.

Sig.ra Clothier Hull,

Presidente Nazionale, Lega Internazionale delle donne, per la Pace e la Libertà

Dr. R. C. Hutchins,

Rettore, Collegio Washington e Jefferson.

Oscar B. Jacobson,

Preside, Facoltà d’Arte, Università dell’Oklahoma.

Sig.ra Percy H. Johnson.

Dr. H. L. Kent,

Rettore, Collegio Statale del New Mexico.

Dr. J. H. Kirkland,

Rettore (carica onorifica), Università Vanderbilt.

Sig.ra Maud Briggs Knolton,

Direttore, Currier Gallery of Art.

Arthur L. Kramer,

Presidente, Associazione d’Arte, Texas.

Sig.ri Adolph Lademburg,

Spencer Lewis,

A.M.R.C.

Emil Lorch,

Direttore, Collegio di Architettura, Università del Michigan.

Col. A. E. Mahon,

Illustre Ufficiale delle Forze Armate.

Sua Eccellenza, M. Zelemir Mazuranic,

Delegato del Regno di Yugoslavia per la Lega delle Nazioni, Senatore.

Vescovo Francis J. McConnel,

Diocesi di New York.

Vescovo Charles L. Mead,

Diocesi di Kansas Area, Mo.

Sua Altezza Serena,

Principe Bianchi de Medicis.

Dr. E. D. Merril,

Direttore, Giardino Botanico di New York.

William M. Milliken,

Direttore, Museo d’Arte di Cleveland.

Powell Minnigerode,

Direttore, Galleria d’Arte Corcoran, Washington, D.C.

Dr. Louis J. Moss,

Presidente, Sinagoghe Unite d’America.

Dr. William A. Neilson,

Rettore , Collegio Smith.

Edward A. Parson,

Bibliotecario, Biblioteca Pubblica di New Orleans.

Sig.ra Eleonor Patterson.

Alfred G. Pelikan,

Direttore, Istituto d’Arte di Milwaukee.

George A. Plimpton.

Duncan Phillips,

Direttore della Phillips Memorial Art Gallery, Washington, D. C.

Reginald Poland,

Direttore, Galleria delle Belle Arti, San Diego.

Cordelia Sargent Pond,

Direttore, Museo d’Arte, Springfield, Mass.

Prof. A. Geouffre de la Pradelle,

Professore di Legge Internazionale, Università di Parigi.

Il Rettore,

R. Università degli Studi di Bologna.

Dr. C. R. Richards,

Rettore, Università Lehigh.

Dr. Frederick B. Robinson,

Rettore, Collegio della Città di New York.

On. Henry L. Roosevelt,

Sottosegretario della Marina.

Sig.ri Charles Cary Rumsey,

Bertram Samuels.

Hardinge Scholle,

Direttore, Museo della Città di New York.

Dr. Charles C. Selecman,

Rettore, Università Metodista del Sud.

Sig.ra E. J. Shepard.

Jouett Shouse.

William A. Slade,

Direttore, Biblioteca Folger Shakespeare.

Edmund D. Soper,

Associazione dei Collegi d’America.

Forrest B. Spaulding,

Bibliotecario, Biblioteca Pubblica di Des Moines.

Dr. E. L. Stephens,

Rettore, Istituto della Luisiana Sud-Occidentale.

G. Phelps Stokes.

Adam Strohm,

Bibliotecario, Biblioteca Pubblica di Ditroit.

Sig.ra Mary Cooke Swartout,

Direttore, Museo d’Arte di Montclair.

Dr. Jno. T. Tigert,

Rettore, Università della Florida.

Ernest Tomel,

Rettore, Università di Vienna.

N. Trezise,

A. M. O. R. C.

Dr. R. E. Tullos,

Rettore, Collegio Wittenberg.

Dr. Robert Ernest Vinson,

Rettore, Western Reserve University.

Vescovo Raymond J. Wade,

Diocesi di Stoccolma.

Sig.ra Henry A. Wallace.

Harry W. Watrous,

Rettore, Accademia Nazionale di Disegno.

Dr. G. B. Woods,

Preside (di facoltà), Università Americana, Washington.

Dr. Mary E. Woolley,

Rettore, Collegio Mt. Holyoke.

Malcom G. Wyer,

Bibliotecario, Biblioteca Pubblica di Denver.

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